lunedì 25 aprile 2011

da.. Castelli di Rabbia -Alessandro Baricco

Ma quando ti viene quella voglia pazzesca di piangere, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c'è verso di spiccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire... e invece niente, non esce fuori niente. Si può essere fatti peggio di così?


(Alessandro Baricco)





lunedì 18 aprile 2011

Odio, è un sentimento?

L'odio è un sentimento umano che si esprime in una forte avversione o una profonda antipatia. Lo distingue da questi ultimi la volontà di distruggere l'oggetto odiato, e la percezione della sostanziale "giustizia" di questa distruzione: chi odia sente che è giusto, al di là di leggi e imperativi morali, distruggere ciò che odia. Si parla di "oggetto" odiato anche nel caso di odio verso persone, perché queste non vengono considerate propri simili, esseri umani come chi odia, ma appunto oggetti invece che soggetti. In misura ulteriore rispetto all'innata capacità di provare sentimenti negativi nei confronti di un'altra persona, il termine odio viene usato in senso figurato per riferirsi alla forma più estrema di rifiuto verso cose o persone. A differenza dell'amore, l'odio non è necessariamente preceduto dalla volontà d'espressione: può, infatti, essere causato per costrizione, proprio malgrado.
Viene inoltre considerato comunemente in contrapposizione all'amore; di fatto i due sentimenti possono essere accostati per l'intensità e l'impeto. Dal punto di vista emozionale l'odio è tuttavia il sentimento opposto all'insensibilità nei rapporti umani, più propriamente detta indifferenza.


(www.wikipedia.it)

Oggi mi chiedo se l'odio sia un sentimento o se nasconda una radice recondita del carattere di ognuno . Odio come caratteristica della personalità di un individuo che nella sua vita ha costruito una barriera odiando chi sta intorno a lui.



"l'odio è un'emozione che tratta l'avversario alla pari, senza mai degradarlo a un livello inferiore"
(Solomon )

giovedì 7 aprile 2011

La mente collettiva



Vorrei poter credere che in un universo in cui noi, piccoli puntini invisibili, esista seppur lontano, una MENTE COLLETTIVA  che creda in un equilibrio al di sopra della follia. La tv propone immagini sconcertanti , di un mondo che perde il controllo e capi di governo che sembrano burattini in un grande palcoscenico di cui neanche loro sanno di farne parte. Combattiamo contro questo sistema ideologicamente scorretto..Le nostre idee possono essere messe in pratica...A tutti voi un testo importante di Giorgio Gaber :


Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.

Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un’avventura.
Sempre libero e vitale
fa l’amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

[parlato]: Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

[parlato]: Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l’entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.







mercoledì 6 aprile 2011

La mente umana



Quando parliamo di mente, comunemente parliamo delle funzioni superiori del cervello. Si tratta di capacità che giungono al connubio fra attività mentalistica e funzionalità del cervello che si esplicano nella plasticità. Mi riferisco alla plasticità dell'infante, che nella sua evoluzione diviene poi l 'individuo adulto che con il suo bagaglio di esperienze giunge ad essere un soggetto completo.
Fin dall'antichità la mente è stata oggetto di concettualizzazioni sempre in associazione col concetto di anima, in Grecia nominata psiché e in India jivatman. Nel mondo greco concettualizzazioni della mente-anima risalgono a Platone, ad Aristotele e ad altri filosofi dell’Antica Grecia. Tali teorie prescientifiche sono focalizzate sulla relazione tra mente ed anima (intesa come essenza sovrannaturale presente in ogni uomo). Tra il XVII e il XVIII secolo sono state avanzate numerose teorie parziali sulla mente da parte di Cartesio e di Locke, ma solo dalla metà del XIX secolo nascono teorie più esaustive in riferimento ai primi studi approfonditi sulla struttura del cervello. Dalla fine del XIX secolo gli studi sulla mente hanno avuto un incremento notevole che prosegue a tutt'oggi. Da ricordare, oltre agli studi di psicologia sperimentale, quelli propriamente psicanalitici e terapeutici nati con Freud. Vere e proprie teorie sulla mente incominciano a profilarsi dalla metà del XX secolo e sono tutte, più o meno, implicanti i dati emersi sulla struttura del cervello e la sua comprensione scientifica. Talvolta il concetto di mente è stato utilizzato più o meno come sinonimo di coscienza.
Un accenno ad una canzone dal testo esplicativo di Max Gazze' LA MENTE DELL'UOMO:


Confluisce l'energia
ma forse è ancora troppo presto
quando la superficie dell'uomo è come una scorza
e in fondo non penetra altro che un'illusione di conoscenza
che appare sotto lo sforzo della lampadina

Pensiamo poco e piano
siamo tarli nella mente
persi sotto un Dio prudente
che spaventa da lontano

L'inevitabile duello tra girare la vite dolcemente
o battere il chiodo con il martello
minatori dei ricordi immarsi in un vociare cauto
la mente dell'uomo

Pensiamo poco e piano
siamo tarli nella mente
persi sotto un Dio prudente
che spaventa da lontano

I miei passi senza impronta
non calpestano il sentiero
sognando in bianco e nero
tutto il resto qui non conta

La mente dell'uomo

martedì 5 aprile 2011

A tutti i visitatori di Psicologicamente!!!

Ciao a tutti!Questo blog molto presto verrà arricchito da tutte quelle componenti che strutturano un vero è proprio libro aperto su cosa sia realmente e praticamente la Psicologia. Accorrete se avete delle idee da proporre!Saranno ben accette!Ciao a tutti da Psicologicamente!!!