venerdì 17 giugno 2011

Emozioni: In cosa si caratterizzano

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.

In termini evolutivi, o darwiniani, la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente.

Le emozioni rivestono anche una funzione relazionale (comunicazione agli altri delle proprie reazioni psicofisiologiche) e una funzione autoregolativa (comprensione delle proprie modificazioni psicofisiologiche). Si differenziano quindi dai sentimenti e dagli stati d'animo.
 Secondo la teoria centrale di Cannon-Bard, lo stimolo emotigeno, che può essere un evento, una scena, un'espressione del volto o un particolare tono di voce, viene elaborato in prima istanza dai centri sottocorticali dell'encefalo, in particolare l'amigdala che riceve l'informazione direttamente dai nuclei posteriori del talamo (via talamica o sottocorticale) e provoca una prima reazione autonomica e neuroendocrina con la funzione di mettere in allerta l'organismo. In questa fase l'emozione determina quindi diverse modificazioni somatiche, come ad esempio la variazione delle pulsazioni cardiache, l'aumento o la diminuzione della sudorazione, l'accelerazione del ritmo respiratorio, l'aumento o il rilassamento della tensione muscolare.
Lo stimolo emotigeno viene contemporaneamente inviato dal talamo alle cortecce associative, dove viene elaborato in maniera più lenta ma più raffinata; a questo punto, secondo la valutazione, viene emessa un tipo di risposta considerata più adeguata alla situazione, soprattutto in riferimento alle "regole di esibizione" che appartengono al proprio ambiente culturale. Le emozioni, quindi, inizialmente sono inconsapevoli; solo in un secondo momento noi "proviamo" l'emozione, abbiamo cioè un sentimento. Normalmente l'individuo che prova una emozione diventa cosciente delle proprie modificazioni somatiche (si rende conto di avere le mani sudate, il battito cardiaco accelerato, etc.) ed applica un nome a queste variazioni psicofisiologiche ("paura", "gioia", "disgusto", ecc.).
Si possono tuttavia avere delle reazioni emotive, delle quali però si è inconsapevoli, anche in assenza di modificazioni psicofisiologiche, come è stato proposto dal neuropsicologo Antonio Damasio, attraverso i circuiti del "come se". Si può inoltre avere una reazione psicofisiologica ma non essere in grado di connotarla con una etichetta cognitiva, come nel caso dell'alessitimia.

(www.wikipedia.it)

Classificazione delle emozioni


Le emozioni primarie, secondo una recente definizione di Robert Plutchik sono otto, divise in quattro coppie:


Altri autori hanno tuttavia proposto una diversa suddivisione.

Secondo vari autori, dalla combinazione delle emozioni primarie derivano le altre (secondarie o complesse):




Il sistema limbico, costituito da una rete di neuroni che collegano l’ipotalamo alla corteccia cerebrale, può considerarsi la parte viscerale del cervello, la sede delle emozioni e delle sensazioni e del meccanismo di regolazione delle stesse. In particolare questa area è responsabile nel bambino degli aspetti relativi a meccanismi di ricompensa-eccitamento e antagonismo-inibizione. L’amigdala che si trova nel sistema libico è una struttura antica dal punto di vista evolutivo, essa riceve le informazioni sensoriali dal talamo e controlla molte manifestazioni emotive come paura, rabbia e aggressività che vengono trasmesse ai diversi organi del corpo determinando le manifestazioni somatiche delle emozioni ( pallore dovuto alla paura o rossore per la vergogna). Le emozioni sono strettamente collegate alla memoria perché riescono a fissare avvenimenti e situazioni che altrimenti sarebbero dimenticati. Le situazioni di stress e traumi infantili lasciano tracce permanenti nell’adulto che manifesta, nel corso della sua vita, una forte reattività di fronte a particolari situazioni critiche che lo hanno coinvolto sul piano emozionale.

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